Ho visto “Le regole del caos” di Alan Rickman

Una paesaggista alla corte di Luigi XIV, Sabine de Barra. E’ un’anomalia che sia una donna a svolgere tale compito e la cosa suscita subito le invidie e le rimostranze dei giardinieri di palazzo. Diciamo che Madame de Barra ha vinto una gara per creare uno dei giardini principali del nuovo palazzo di Versailles, selezionata dall’artista di corte André le Notre. André e Sabine si intendono subito. Lui cerca di fuggire dalla moglie, una dama di corte che lo opprime, lei fa i conti con una tragedia del suo passato. I lavori proseguono con l’apprezzamento del re ma devono fare i conti con i continui boicottaggi. E’ bellissima la scena dell’incontro nel frutteto tra Sabine e il Re Sole, inizialmente scambiato per un collega giardiniere. A interpretarlo è lo stesso regista Alan Rickman che si ritaglia così un ruolo straordinario.
La produzione, le location e quasi tutto il cast sono inglesi, tuttavia il film rende perfettamente le atmosfere della corte del re di Francia, con i suoi intrighi, i pettegolezzi e gli scandali. Le scene paesaggistiche sono state girate al palazzo di Blenheim nell’Oxfordshire, dove l’inaugurazione finale del giardino risulta altamente spettacolare. Le musiche, perfette per il contesto, sono state composte da un giovane violoncellista, Peter Gregson, esordiente nel mondo del cinema. Kate Winslet è Madame de Barra, l’ormai lanciatissimo attore belga Matthias Schoenaerts (Un sapore di ruggine e ossa) interpreta André le Notre, ma su tutti si impone Stanley Tucci nei panni del fratello del re, il principe Filippo d’Orleans. Ormai sono pochi i film in costume di buon livello e questo vale la pena di essere visto.

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