“Delitto impunito” di Georges Simenon, ma il castigo arriva comunque

Da quando era arrivato, la vita nella casa non era più la stessa, Élie aveva perso la propria tranquillità e vagava come un gatto che non trova più il suo angolino familiare.
Élie è un ragazzo lituano che ha lasciato Vilnius per approdare a Liegi per un dottorato in matematica. Nella pensione di madame Lange ha trovato il suo bozzolo e vi si è adagiato. È poverissimo e occupa da tre anni la stanza meno cara, fredda e senza riscaldamento. Mangia pochissimo e come altri pensionanti porta ogni sera la sua misera scatola di cibo per mangiare in sala da pranzo. Non ha amici, esce poco se non per andare all’università, è attratto da Louise, la figlia della proprietaria, ma non osa dichiararsi. Lo immaginiamo timido e insignificante. Le cose cambiano con l’arrivo dalla Romania di un altro studente, Michel, iscritto a ingegneria mineraria. Figlio di gente benestante, va a occupare la stanza più bella e costosa della pensione. Madame Lange sembra privilegiarlo in ogni cosa, è l’unico che può permettersi la pensione completa. Esce ogni sera per ricongiungersi con altri immigrati connazionali in un bar di Liegi e fa le ore piccole. Per l’affittacamere è la miglior fonte di reddito. Michel cerca di andare d’accordo con tutti, ma in Élie suscita invidia e risentimento, anche perché ha messo gli occhi su Louise ed è senza dubbio ricambiato.
«Lo ucciderò» diventa il tormentone che Élie ripete ogni giorno. Perde interesse allo studio e inizia a pedinare Michel cercando di escogitare un sistema per eliminarlo. Oltretutto ha visto che si porta a letto l’eterea Louise e li spia dal buco della serratura. Michel si è accorto di quegli sguardi importuni e si diverte a ostentare ancora di più i suoi amplessi.
Faccio un inciso perché l’aspetto interessante di questa pensione è proprio la fauna che vi è insediata. Ricorda un altro romanzo e chissà quanti altri le cui trame si sviluppano all’interno di una più o meno misera pensione, Il pensionante, ad esempio, dello stesso Simenon, ambientato tra Bruxelles e Parigi, la pensione per studenti è a Charleroi, il protagonista è turco. Oppure quel piccolo capolavoro di Nabokov che è Mašen’ka, l’eterogenea popolazione della pensione è a Berlino. Questo per dire quante anime, quante storie si agitano in questi luoghi.
Dalla Lange le stanze sono contrassegnate con i colori, verde per Élie, granata per Michel, rosa per la signorina Lola, gialla per l’altro studente. La camera di Élie, la cosiddetta camera verde, si trovava nell’ammezzato tra il pianterreno e il primo piano: era stata ricavata sopra la cucina, e il tetto di zinco la rendeva soffocante d’estate e gelida d’inverno. Adesso era novembre e faceva freddo.
«Lo ucciderò» continua a ripetere nella propria testa mentre pensa a un piano per eliminare l’avversario e riprendersi  lo spazio e l’attenzione di prima nella casa di madame Lange. Cambia idea più volte e alla fine ne escogita uno che non starebbe in piedi un solo minuto. Eppure, sembra abbia funzionato.
Con uno sconvolgente colpo di scena e un salto temporale di ventisei anni, Simenon ci porta in un paesino dell’Arizona. Élie è cambiato, ingrassato, economicamente sistemato, addirittura si è sposato e chi lo avrebbe mai detto. In cuor suo in tutti questi anni ha temuto che tutto finisse. Non ha mai smesso di leggere i quotidiani europei. In fondo era stato così facile. Ma se il delitto è compiuto, Raskolnikov insegna, prima o poi il castigo deve arrivare.
Crime impuni è stato scritto nel 1953 durante uno dei soggiorni americani di Simenon. Come amava dire, direttamente o indirettamente un po’ di Liegi è sparsa in tutti i suoi romanzi. Questa edizione di Adelphi è del 2023, traduzione di Simona Mambrini.
Il cuoco stava sfornando dei panini e lui, con aria di sfida, ne mangiò tanti da riempirsi la pancia fin quasi a scoppiare. Si sentiva meglio. Adesso poteva affrontarli.

Share this nice post:
Questa voce è stata pubblicata in Libri e contrassegnata con , , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*