Ho visto “Mister Chocolat” di Roschdy Zem

Quando l’ho visto non sapevo nulla di James Thierrée ed ero stupefatto per la sua somiglianza con Charlie Chaplin a quella età. Per forza, poi ho scoperto, è niente meno che il nipote di Charlot e figlio di Victoria Chaplin, colei che ha creato Le cirque bonjour, poi Le cirque imaginaire, più tardi Le cirque invisibile. Dunque il circo nei cromosomi! Da lì deriva la versatilità di James Thierrée che in questo film dà volto a George Foottit, il clown bianco che ha formato una coppia circense sbalorditiva con Rafel Padilla, prima “Kananga” e poi “Chocolat”, il primo clown nero nella storia del circo. Il film ne racconta la vicenda vera.
Il duo si forma in uno scalcagnato circo della provincia francese ma presto viene notato da Joseph Oller, un impresario che gestisce a Parigi un prestigioso circo permanente. E’ il 1986 e per quindici anni George e Chocolat formano un duo clownistico di grande successo. Arrivano soldi e pubblicità mentre i numeri proposti al pubblico si fanno di volta in volta più raffinati. Senonché il clown nero è sempre sottomesso al bianco, in parole povere è quello che prende sonori sganassoni per far ridere la gente che vuole proprio quello perché è una Francia ancora razzista e intollerante. A Chocolat però il denaro facile dà alla testa e lo sperpera nelle bische clandestine e in donne facili. George, che ha solo la professione artistica come stella polare, cerca di tenerlo a freno ma poco a poco la situazione gli sfugge di mano. Chocolat è sistematicamente ubriaco, è in ritardo alle prove e agli spettacoli e in più è incalzato dagli strozzini per i debiti di gioco. Per uscire dalle umiliazioni a cui è sottoposto quotidianamente si mette in testa di darsi al teatro e a Shakespeare, identificando in Otello il personaggio attraverso il quale potrebbe passare il suo riscatto sociale. Sebbene per la sua popolarità abbia credito presso una compagnia importante, la prima recita si rileva un fiasco assordante. E anche il sodalizio con George Foottit ha termine dopo un mesto quanto breve ritorno di Chocolat al circo. Insomma finisce male, Rafel Padilla morirà in miseria non ancora cinquantenne dopo essere ritornato a fare l’inserviente in un circo di provincia. Chocolat è interpretato da Omar Sy, che abbiamo già visto in Troppo amici e accanto a François Cluzet in Quasi amici, entrambi del duo Éric Toledano e Olivier Nakache, come pure in Mood Indigo – La schiuma dei giorni.
Del vero Chocolat sono rimaste fotografie d’epoca, locandine, manifesti pubblicitari ma soprattutto diversi spezzoni di film realizzati dai Fratelli Lumière, uno dei quali è stato inserito tra i titoli di coda di Mister Chocolat.
A mio parere è uscito troppo presto dalle sale ma evidentemente non dev’essere piaciuto molto qui in Piemonte. So che continua però la programmazione in altre regioni.

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