Ho visto “The Imitation Game” di Morten Tyldum

Ho cominciato bene l’anno cinematografico 2015 con questo bel film biografico sulla vita di Alan Turing, matematico e crittoanalista che nel periodo della Seconda Guerra Mondiale guidò un gruppo di cervelloni inglesi – enigmisti, linguisti, esperti di scacchi – alla scoperta di un sistema per decrittare i messaggi con i quali i nazisti comunicavano le loro operazioni di guerra. Quando venne chiamato a Bletchley Park dall’esercito britannico era già uno scienziato affermato che aveva progettato la cosiddetta ‘macchina di Turing’, antesignana del computer. Abituato a lavorare da solo, Turing si adeguò con difficoltà al lavoro di squadra e alla fretta che gli imponevano i vertici della Difesa. D’altra parte la posta in gioco era estremamente importante: quanto prima si trovava la soluzione per decrittare il Codice Enigma, tanto prima sarebbe finita la guerra, evitando ulteriori massacri.
Il film si svolge su due piani temporali: nel ’40-’41 con il lavoro del gruppo dei ricercatori; a Manchester nel 1951 con Turing, che ha ripreso il lavoro di docente universitario dopo che la vicenda di cui è stato protagonista in guerra è stata secretata e forzatamente dimenticata, oggetto di attenzione da parte dei detective di Scotland Yard in seguito a un misterioso furto nella sua abitazione. L’interesse degli investigatori che invano scavano nel suo passato (il suo dossier di guerra è incomprensibilmente vuoto) non è però rivolto alle sue straordinarie capacità scientifiche, ma alla vita privata. Alan Turing è omosessuale e per la polizia contano di più i presunti atti osceni che non il fatto che abbia salvato l’Inghilterra dalla catastrofe. E’ difficile credere che nella democratica Inghilterra in quegli anni vi fosse una così feroce omofobia. Le scuse postume del Regno Unito a Turing arriveranno soltanto nel 2009 da Gordon Brown, dopo una campagna di sollecitazione popolare.
The Imitation Game è il cruento gioco che si scatena tra alleati e nazisti dopo che il Codice Enigma è stato scoperto. Conosciute in anticipo le mosse di Hitler, americani, inglesi e anche i sovietici non devono utilizzare le informazioni in modo incauto ma portare la guerra su binari a loro favorevoli. Grazie a ‘Bomba’, la macchina inventata da Turing e collaboratori, secondo gli esperti si sono risparmiate milioni di vite umane e la chiusura del conflitto è avvenuta con due anni di anticipo rispetto a quanto previsto. Ma The Imitation Game è anche l’insieme delle dissimulazioni a cui devono sottostare gli esperti di Bletchley Park, sia nell’attività di ricerca che nei rapporti interpersonali. L’omosessualità di Alan Turing è invece spiegata con alcuni flashback dell’epoca degli studi al college. Sono accurate scene che riportano alla memoria il bellissimo film di Marek Kanievska Another Country (1984) con Rupert Everett e Colin Firth.
Per la sua eccellente interpretazione di Turing, Benedict Cumberbatch (La talpa, War Horse, I segreti di Osage County, 12 Anni schiavo, Il quinto potere…) è già candidato a una manciata di premi prestigiosi e viene dato per favorito alle nomination per gli Oscar 2015.  Unica interprete femminile di rilievo è Keira Knightley (A Dangerous Method, Anna Karenina) che qui è Joan Clarke, stretta collaboratrice e grande amica di Turing.
Negli anni, attorno alla figura di Alan Turing sono stati scritti romanzi, realizzate opere teatrali, fiction televisive e cinematografiche, persino un fumetto.

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