“Il libro delle illusioni” di Paul Auster e le cinque vite di Hector Mann

Aspettati l’inaspettato, dicono, ma quando l’inaspettato è successo, l”ultima cosa che ti aspetti è che succeda un’altra volta.
Credo che sia tra i romanzi più belli di Paul Auster. Lo scrittore di Newark inventa dei personaggi che sono più veri di quelli veri. Il primo è David Zimmer, l’io narrante del libro. È un professore universitario di un certo successo che vive nel Vermont. Lo troviamo alla fine degli anni ’80 depresso e disperato per la perdita della moglie e dei due figlioletti in un incidente aereo. Messosi in aspettativa, annega il suo dolore nell’alcol. Una sera davanti alla tv incappa in un filmetto dell’epoca del muto, diretto e interpretato da un attore misconosciuto, Hector Mann. Il film comico riesce a farlo sorridere e a svegliarlo dal suo torpore. Incuriosito dal personaggio, si mette alla ricerca delle sue tracce. Esiste molto poco, ma Zimmer riesce a rintracciare alcune pellicole di altri film disseminate in cineteche americane ed europee e decide di visionarle. Imbottito di psicofarmaci riesce a vincere il trauma del volo e a recarsi fino a Londra e Parigi. Con la scusa di voler scrivere un libro prolunga l’aspettativa alla sua università. Il libro poi esce veramente ma è incentrato sulla lettura dei film che l’autore ha rintracciato e contiene molto poco sulla biografia dell’attore. Hector Mann è sparito nel nulla nel 1929 e non ha lasciato tracce.
Era troppo alto per fare il clown, troppo bello per il ruolo di pasticcione ingenuo interpretato da altri comici… Hector sembrava un divo di secondo piano...
Zimmer decide di non riprendere l’insegnamento, pressoché dimenticato il suo libro, accetta da un collega l’incarico della traduzione di un’opera monumentale, le Mémoires d’outretombe di Chateaubriand e si mette al lavoro nel suo cottage isolato. La sua ormai è la vita di un eremita ed è disabituato a parlare con gli estranei: L’unica persona con cui fossi ancora capace di stare era con me stesso – ma in realtà io non ero nessuno, e non ero veramente vivo.
Con sorpresa un giorno riceve una lettera da una presunta moglie di Hector Mann, che è ancora vivo e desidera incontrare l’autore del saggio che ha descritto così tanto bene i suoi film. Gli dà poco conto, anzi la dimentica pensando si tratti di una bufala. Poi si ritrova in casa una donna misteriosa che lo minaccia con una pistola se non lo segue ad Albuquerque in New Mexico dove il vecchio attore è in fin di vita. È Alma Grund, collaboratrice di Frida Spelling, moglie di Mann. Comincia a raccontargli l’incredibile vita – anzi le cinque diverse vite – vissute da Hector Mann, ogni volta costretto a scappare e ogni volta c’è di mezzo una donna. Se un uomo scappa, è un problema di femmine o di soldi. Per l’attore lo schema è il medesimo.
Ora il romanzo prende un ritmo travolgente, sia per la biografia dell’attore che si va delineando, sia per il coinvolgimento di Zinner dal punto di vista emotivo e sentimentale. Hector Mann, in perenne fuga da se stesso diventa miliardario e si rinchiude in una fattoria nel deserto del New Mexico a produrre e dirigere film. Film che rappresentano un’evoluzione della sua cinematografia ma che nessuno vedrà mai in quanto destinati ad essere distrutti un minuto dopo la sua morte. L’ex professore, dal canto suo, coinvolto in un’avventura senza senso, ritrova la voglia di vivere e di amare. Ma è troppo tardi.
Ci sono pensieri che spaccano la mente, pensieri così potenti e così negativi da corromperti appena cominci a concepirli. Io avevo paura di quello che sapevo, e perciò non ho tradotto il pensiero in parole finché non è stato troppo tardi perché le parole mi servissero…questo libro è la prima cosa che ho scritto dopo Il mondo muto di Hector Mann.

Qui di seguito in ordine sparso le mie altre letture di Paul Auster:
Trilogia di New York  – 1985
Nel paese delle ultime cose – 1987
La musica del caso – 1990
Mr. Vertigo
 – 1994
Il libro delle illusioni – 2002
Uomo nel buio – 2008
Invisibile – 2009
Sunset Park – 2010
Diario d’inverno – 2012
Notizie dall’interno  – 2013
4 3 2 1  – 2017

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