Ho letto “Tramonto di un cuore” di Stefan Zweig

Ma come la malattia esiste prima di manifestarsi apertamente, così il destino non comincia solo quando diventa realtà visibile e concreta. Esso impera nello spirito e nel sangue assai prima che dall’esterno arrivi all’anima. 
Il cuore che tramonta è quello del vecchio Salomonsohn, ricco commerciante austriaco in villeggiatura a Gardone, con la moglie e la figlia Erna, diciannovenne. Ha solo 65 anni ma per l’epoca era già un vecchio, lui stesso si considera tale. In quel grande albergo, frequentato da gente brillante ed elegante, si considera un po’ fuori posto. Ma tant’è, ha dovuto cedere ai desiderata delle due donne, mentre i medici, a lui che soffre di frequenti attacchi biliari, avevano consigliato delle cure termali a Karlsbad. Una notte, durante una passeggiata nei corridoi dell’albergo a causa di uno dei suoi attacchi che lo tengono sveglio, vede la figlia uscire dalla stanza di uno sconosciuto. Per il buon Salomonsohn è un colpo atroce. L’indomani, ossessionato dall’immagine lasciva di sua figlia, si interroga su chi può essere stato il bellimbusto che ha circuito la sua tenera ed educata bambina. E lo cerca tra quanti circondano di attenzioni Erna durante il giorno. Chi può essere l’individuo tra …questi azzimati damerini, non quel conte Ubaldi dalla testa allungata, non l’ufficiale italiano, né il nobile fantino meclemburghese...
Salomonsohn entra in una spirale di dolore e di vergogna, incapace di affrontare la situazione con la figlia. Per lei e per garantirle un futuro ha sempre lavorato come un forsennato. Le ha garantito studi e agiatezza e ora non riesce ad accettare che sia cresciuta e divenuta donna. La vacanza per il commerciante ebreo si è trasformata in un incubo. Per contro, madre e figlia, abituate al lusso, si vergognano dell’incapacità di Salomonsohn di stare in società.
Una volta, una sola volta, prima di crepare. A sessantacinque anni, mio Dio, la morte ci ha già messo la mano addosso, il denaro non serve più e i dottori nemmeno… Volevo solo godermi anch’io qualche buona boccata d’aria...
Sempre più rinchiuso in sé stesso e desideroso di una improbabile vendetta, ritorna a casa e si lascia consumare moralmente e fisicamente in una sorta di auto reclusione, incapace di recuperare i rapporti con la figlia. Abbandona gli affari e riprende a frequentare la sinagoga, alla cui beneficenza devolve gran parte dei suoi averi. Ecco come tramonta un cuore dell’altro secolo! Il breve racconto è stato scritto nel 1927. Insieme a Sovvertimento dei sensi e a Ventiquattro ore nella vita di una donna costituisce una trilogia sul destino e la sua forza, creatrice o distruttrice, e sull’incapacità dell’uomo di governarne gli effetti, sempre in conflitto tra aspettativa e delusione. Come sempre la scrittura di Zweig è limpida e affascinante.

Novella degli scacchi
Il mondo di ieri
I miracoli della vita 
Sovvertimento dei sensi
Ventiquattro ore nella vita di una donna
Estasi di libertà

Notte fantastica
Due amori

L’impazienza del cuore 

Share this nice post:
Questa voce è stata pubblicata in Libri e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*