“Broken”, sei racconti per appassionati di Don Winslow

A volte quello che non sai può salvarti.
Non è un libro di racconti per tutti. Richiede di avere avuto qualche dimestichezza con Don Winslow e con i suoi romanzi. Qui ritroviamo infatti molti dei protagonisti delle sue invenzioni letterarie. Sono sei storie avvincenti, ciascuna di una novantina di pagine in cui mescola intrattenimento e pura adrenalina. I temi di fondo sono quelli suoi tipici: il surf, la droga, il confine, l’edonismo californiano, con qualche richiamo all’attualità sociale e politica. Non dimentichiamo che Winslow, come tanti intellettuali americani, ha svolto una intensa attività sui social contro Trump, a favore di Biden e della democrazia. Lo seguo su Twitter e leggo quotidianamente – anche più volte al giorno – i suoi interventi.
Broken è il primo racconto e dà il titolo al libro. Qualcosa si rompe negli equilibri di una famiglia di poliziotti. Eva McNabb fa la centralinista di notte alla sala operativa della polizia di New Orleans. Ha il pieno controllo della situazione. Nella sua cuffia passa di tutto, rapine, omicidi, incidenti, sparatorie. Inutile dire a Eva che il mondo è a pezzi. Conosce la vita, conosce il mondo. Così quando sente di una sparatoria in cui l’agente ucciso da una gang di spacciatori è suo figlio Danny, sbrocca: telefona all’altro figlio poliziotto Jimmy e gli chiede di vendicarlo. Dio, ti prego; Madonna, ti prego; san Giuda, patrono delle cause perse, ti prego, fa che mio figlio torni vivo.
Rapina sulla 101. La mitica Pacific Coast Highway è il teatro di una serie di furti di gioielli la cui soluzione è rimasta irrisolta per anni. Tra gioiellerie, rappresentanti di preziosi, fiere dell’oreficeria si muove Davis, un ladro di alto livello perfettamente organizzato e scrupoloso. Non deroga mai dai suoi progetti. Davis ha visto tutti i film di Steve McQueen, la maggior parte più di una volta. Sarebbe Steve McQueen, se non fosse che Steve McQueen era già Steve McQueen e non ce ne sarà mai più un altro. La polizia crede invece di avere a che fare con una banda di colombiani. Solo il detective Lou Lubesnick comprende che si tratta di un uomo solo al comando e con lui ingaggia una sorta di partita a scacchi. Per vincerla deve infrangere le regole, scendere a patti e con l’ultimo colpo ci si può mettere a posto tutti. Come farebbe Steve McQueen. Tanto poi ci pensano avvocati e assicurazioni. …quel fottuto avvocato Del Mar a quanto pare non ha un filo di grasso, perché pedala su e giù per la 101 sulla sua bicicletta italiana da settemila dollari.
Lo zoo di San Diego. Racconto esilarante: Nessuno sa come ha fatto lo scimpanzé a prendere la pistola. Arrivano gli animalisti per difendere la bestia, si palesa subito il circo mediatico. L’aspirante detective Chris Shea – sotto gli occhi del leggendario investigatore della Squadra antirapina Lou Lubesnick – tenta una manovra maldestra per convincere Champion, così si chiama lo scimmione, a mollare la pistola. Ma la riceve in pieno viso, naso rotto e telegiornali che gongolano per il trattamento subito dallo stupido poliziotto. Fortunatamente la pistola è recuperata senza che abbia sparato, solo che bisogna capire da dove è spuntata quell’arma. Shea caparbiamente si mette a indagare. Finalino: scopre chi l’aveva gettata nel recinto dopo una rapina, salva la propria reputazione, si fidanza con una dipendente dello zoo e riesce a entrare nella squadra dei detective.
Sunset. Storia di spiaggia e di surf in cui ritroviamo diversi leggendari personaggi dei romanzi di Winslow. Un luogo iconico, uno di quei rari posti con un pedigree sia nella letteratura sia nel folclore del surf. Avete presente La pattuglia dell’alba e L’ora dei gentiluomini? Il re dei garanti per le cauzioni di San Diego, Duke Kasmajian, vuole recuperare il denaro sborsato per Terry Maddux, leggenda del surf e criminale incallito, che non si è presentato all’udienza fissata dal giudice. Per catturare un surfista ci vuole un altro asso del surf. E così ingaggia l’investigatore privato Boone Daniels e insieme a lui ritroviamo Johnny Banzai, High Tide, Dave the Love God, nuovamente Lou Lubesnick e persino Neal Carey (China Girl, Nevada Connection, Lady Las Vegas, Palm Desert) il detective professore universitario appassionato di Tobias Smollett e della lettura inglese del XVIII secolo. Neal Carey e Tobias Smollett, …l’edizione economica e piena di orecchie di Roderick Random. C’è molta musica.
Paradise.
In questo racconto ritroviamo il trio Ben, Chon e O, grandi amici e re del business della sempre più apprezzata marijuana idroponica. Sono in vacanza alle Hawaii ma non smettono di pensare agli affari tanto che vogliono impiantare lì una nuova  coltivazione e produzione in affari con un “imprenditore” locale e suo figlio. Tuttavia la   mala hawaiana non vede di buon occhio l’intrusione. Così la paradisiaca vacanza dei tre diventa alquanto movimentata. In questa storia ricompare Bobby Zacharias, il leggendario Bobby Z, uno dei migliori surfisti della West Coast e uno dei più grossi trafficanti di marijuana della California (Morte e vita di Bobby Z).
Un’altra cosa che Chon ricordava di Bobby Z: era uno stronzo.
“Le persone cambiano”, è il commento di Ben quando gli racconta tutto.
“No, non cambiano” ribatte Chon.
Nel finale, se si trattasse di un film lo chiameremmo cameo, compare Frank Machine a salvare O in un brutto frangente. O ha conosciuto molti uomini più anziani, tra cui alcuni patrigni, che volevano insegnarle qualcosa, ma di solito non era la pesca.
Il suo vero nome è Frankie, non Pete.
Frank Machianno.
“Frankie Machine”.
L’ultima cavalcata. Last but not least, il racconto che chiude il libro. Una storia struggente al confine tra Messico e Stati Uniti, dove una massa di migliaia di migranti ogni giorno tenta di guadagnarsi un pezzo di futuro. Calvin Strickland è un agente di frontiera che ogni giorno pattuglia il confine e a cui non importa più di tanto della sorte di questi disperati. Senonché un giorno si imbatte in una bambina rinchiusa in gabbia e prende a cuore la sua vicenda. Diventa fondamentale liberarla, farle riattraversare il confine e riportarla dalla mamma. Cal conosce la zona. E la conosce anche il cavallo. (…) Poi c’è il fiume. Poi il Messico. (…) Lei afferra la criniera di Riley. Cal dà uno strattone alle redini e partono al galoppo.
Una cosa che apprezzo molto di Don Winslow è la capacità di calibrare lo stile in funzione della storia che racconta. Qui ce ne rendiamo conto immediatamente: sei racconti e sei tipi di scrittura diversa. E tutto è profondamente (quasi) veritiero. Non amo particolarmente la tipologia letteraria del racconto, ma trattandosi di Winslow se non altro il lettore può tirare il fiato di tanto in tanto.

Trilogia di Art Keller e del cartello Sinaloa
Il potere del cane
Il cartello
Il confine

Altri romanzi di Don Winslow:
Palm Desert

Lady Las Vegas
Nevada Connection
L’ora dei gentiluomini
China Girl 
Missing – New York
Morte e vita di Bobby Z
I re del mondo
Le belve
Satori
L’inverno di Frankie Machine
La pattuglia dell’alba 

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